giovedì 30 settembre 2010

Delle vette

Ovvero, dopo aver visto i muri dal basso, come vederli dall'alto di se stessi.
E come vederli ancora da più su, quando già ti sembrano bassi, e invece qualcuno cerca di renderli di nuovo alti. La fatica è doppia, il riflesso è di curvarsi sotto quel peso, e non rialzarsi.
A quel punto, si può fare un'altra cosa. Si può cambiare lente al binocolo, obiettivo alla macchina fotografica, posizione delle spalle, alzare la testa, sorridere. Allenamento per arrivare ad essere così bravi da farne lo stato generale. Si può cambiare quel punto di vista e ribaltarlo, prendere consapevolezza di una solidità interiore che tutto ci dice di avere mentre ancora non ci si crede poi tanto. Riprendersi quel potere che abbiamo regalato a qualcuno, quel potere di farci star male, di ferirci in modo smisurato senza bisogno, senza un motivo davvero di vitale importanza.
Strutturazione del Sè, destrutturazione dei muri alti. Darsi e prendersi il bene dal sè e dall'altrui, ed il male, sbatterlo fuori dalla porta.
Non che sia facile. Perchè questa è l'ASCESA, e noi esseri umani siamo più portati per nostra natura all'insofferenza ed al distacco da chi ci procura sofferenze superflue.
Ma voglio salire incima alla mia altissima vetta, e sentire l'eco delle nostre risate. Il silenzio che rimbomba voglio seppellirlo sotto le rocce alla base.

mercoledì 22 settembre 2010

i miei a-muri

Arroccata tra le rocce, distesa sul lastrico di pietra, il muro sembra altissimo. Sembra che non potrai oltrepassarlo, pensi che non sei capace, che non ci sei mai riuscita, che hai paura, e la paura ti fotterà, facendoti male. E sì che lo sai, è sempre stato così. Cadrai, ti farai male, ti prenderanno in giro, ti rimprovereranno. Le cose non cambiano, lo sai. Quante volte ci hai provato a cambiarle e non ti è riuscito? Quel muro è lì, e continuerai a guardarlo...da dietro. Al di qua, mai al di là.  Certo che lo sai.
Le cose non cambiano, lo ricordi bene. I lividi se ne sono andati, e invece le ferite sono rimaste!
Un respiro, senza pensiero, e balzi in piedi. Il muretto ti arriva alle ginocchia, sì e no.
Le cose non cambiano...se prima non cambia il punto di vista.

mercoledì 15 settembre 2010

I mi(ei)raggi

Di sterminati raggi
su interminati viaggi
seguendo più quel che,
illuminato,
non vedo.
Ma scorgo
So
ch'esiste.
Luminosi raggi,
scarmigliati viaggi
seguendo più quel che,
sbriciolato,
è contro vento.
Ma -seguo -seguo -seguo
e Speranza
e Certezza 
non m'abbandona.
Vacillo.
Ma proseguo.
Al centro, sulla ruota,
esplorando
 i mi(ei)raggi.

sabato 11 settembre 2010

Bianchi veli


Di strali confusi 
si fende la notte
A scaglie le stelle
riflettono sogni
Arditi
Nascosti
Di sospiri regnanti
nelle tele dei giorni
Finchè luce sorprende/
nei sorrisi/
due ali.

venerdì 10 settembre 2010

11 settembre

Una data può significare tante cose. 
L'11 settembre di 9 anni fa 2 torri sono crollate per mano dei terroristi, portando con sè tante, troppe persone innocenti, che stavano costruendo le loro vite.
L'11 settembre di 1 anno fa, due torri, due roccaforti, hanno iniziato la loro avventura, hanno messo in gioco speranze e impegno, in una singolar tenzone in cui si vince e si perde insieme. 
Sono felice di essere qui. A costruggere e destruire ogni giorno, per dare vita a qualcosa di extraordinario. Con la persona che adoro.


martedì 7 settembre 2010

Ma sedendo e mirando....


Forse a volte è anche bello fermarsi all'evocazione di certe immagini, di certi versi, gustando la marea di sensazioni e sentimenti che sentiamo salire dentro di noi, ed invece di buttarli fuori subito, di spiegarli per forza, tenerli un attimo lì, ad inondarci...d'infinito.